Scritti d'Arte
Col difendere alla meglio questi foglietti dalle due accuse notate, non intendo, o lettore, che tu abbia a trovarli senza peccato. Dio me ne guardi nè ti domando in pro id' essi il perdono di Cristo per la peccatrice colpevole di troppo amore. Non aver, no, paura di darmi noia co' tuoi rimproveri; li gradiro anzi, se onesti e giusti, se non altro per dire a' giovani: Guardate come ho fallato io vecchio, e amie più diritto. Poi alle censure ci ho fatto il callo: n' ebbi d' ogni sorta. Scrivevo altra volta, che se non fossi quel meschinello insettuccio quale mi sento, avrei quasi quasi da insuperbirmi di tanta guerra; dovrei credermi almeno uno scarafaggio de' più temibili: e covarmi in seno gli orgogli_ di satanasso, gustandomi in prospettiva le glorie della persecuzione.
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